Breve viaggio nella storia dei Trionfi – La Luna

Immagini dipinte a mano (dal 1450 al 1500 circa)
La carta Visconti-Sforza mostra una fanciulla che tiene in alto con la mano destra una falce di luna calante. Il suo abito reca un delicato disegno a spirale che la avvolge come l'orbita di un corpo celeste.

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La carta del Tarocco Gringonneur mostra due astrologi con mappa e compasso sotto una falce di luna calante.

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Prima tradizione di carte stampate (dal 1500 al 1700 circa)
Il foglio Rothschild mostra due figure femminili oppure abbigliate in modo classico, che portano una corona d'alloro sul capo. Una di esse regge una sfera armillare e un compasso, l'altra impugna quello che è forse un tipo di sestante. Le due figure indicano la luna, una falce crescente che sfocia nel volto della luna piena. Ai due angoli superiori della carta sembrano esserci dei soli raggianti, una convenzione che compare anche in altre carte di questo foglio.

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Il foglio Rosenwald mostra soltanto una doppia falce che incornicia il volto della luna piena. Come nella carta della Stella, il corpo celeste è racchiuso tra due marchingegni simili a ruote con raggi a punta.
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I Tarocchi marsigliesi, che si diffusero nella prima metà del Settecento, nel raffigurare la Luna riprendono uno schema che era già apparso secoli prima, come testimonia questa immagine appartenente al foglio Cary (una xilografia milanese di fine Quattrocento):

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Nella carta marsigliese vediamo il volto della luna circondato da raggi a punta. Sotto di lei compaiono due cani ululanti in primo piano e due torri sullo sfondo. Nella parte inferiore della carta, un gambero emerge da uno specchio d'acqua simile a uno stagno.

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Prime versioni esoteriche (mazzi del 1888-1910)
Oswald Wirth riprende lo schema della carta marsigliese, aggiungendo un sentiero che attraversa l'intero paesaggio.

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La carta di Waite riprende lo schema precedente, ma qui i due animali ululanti sono chiaramente un cane e un lupo, e il sentiero che parte dallo stagno prosegue a lungo, fino a raggiungere delle montagne in lontananza.

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La carta della Golden Dawn è simile, ma mostra due lupi neri, uno su ciascun lato del sentiero.

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L'immaginario simbolico della carta

La carta Visconti-Sforza, in cui una donna tiene in alto una falce di luna, segue lo stesso semplice principio già utilizzato per la Stella: se quest'ultima lama sembra evocare l'idea della fanciulla delle Stelle, analogamente possiamo vedere qui la dea della Luna.

Nel Rinascimento e nell'antica filosofia naturale, l'influenza della luna e quella delle stelle venivano percepite in modo molto diverso. Nel sistema di sfere che si credeva circondassero la Terra, la Luna era la più vicina al nostro pianeta, mentre le stelle fisse si trovavano nelle sfere più lontane, interne soltanto alla sfera degli angeli e ovviamente a Dio stesso. Questo sistema viene rappresentato nello schema dell'Albero della Vita con la Luna nella nona sfera/sefirah, Yesod, e le stelle fisse nella seconda sefirah, Chokmah. Tra loro vi sono le sfere del Sole e dei pianeti visibili. Si intuisce così come il potere del mondo sublunare sia notevolmente diverso dai poteri siderali dello spazio profondo.

Fin da epoche molto remote, gli esseri umani hanno cercato di indagare le leggi del cosmo, intuendo che queste si riflettevano nelle loro stesse vite. Varie versioni antiche della carta dedicata alla Luna mettono in evidenza proprio questa ricerca condotta da astronomi e astrologi, tra i quali un tempo non esisteva alcuna distinzione.

La carta marsigliese segue un'altra linea di interpretazione, attraverso un disegno crepuscolare ed evocativo che, proprio alla maniera della Luna, allude a misteri affioranti appena oltre la portata della coscienza di veglia.


NOTA BENE: Le informazioni contenute nell'articolo sono tratte dal libro «Tarocchi e Magia» di Gareth Knight. Le immagini dei Tarocchi sono tratte dal web.